Raccolta dei marroni 2017 – Cambiare il disciplinare IGP?

Purtroppo la siccità prolungata del 2017 non ha certo giovato alla produzione dei marroni: abbiamo infatti avuto una produzione di pezzatura medio piccola, poco adatta alla vendita come marrone IGP (per quanto la qualità e il gusto siano stati comunque ottimi). Infatti il disciplinare di produzione prevede che ci sia un limite minimo di pezzatura, pari normalmente a 70-75 marroni per ogni kg di prodotto. Nemmeno la deroga del 10% che ha consentito pezzature pari a 80-85 marroni per kg ci ha consentito di produrre per l’IGP. Questo per noi ha significato un danno nella produzione non avendo possibilità di vendere direttamente il marrone sfuso a mercatini o gruppi d’acquisto.

Pensiamo che il disciplinare come è concepito non sia corretto: non ha senso definire IGP un prodotto in base alla pezzatura ma in base all’areale di produzione! E tutti i marroni, anche più piccini, provengono dalle stesse piante. In più il marrone IGP, può essere commercializzato solo confezionato in retine con il marchio che lo rende riconoscibile: in questo modo quando si vende ad un mercato o per vendita diretta, prima di conferire al centro di confezionamento, non si può dare forza al nome del marrone del mugello IGP perdendo così altre occasioni per far conoscere un prodotto che ha radici profonde nella tradizione locale e rendere così più attraente la sua produzione (diverse sono le marronete abbandonate con rischio di disperdere un patrimonio di tradizioni e cultura secolare).